Nel corso dell’Ottocento si verificarono in Europa grandi cambiamenti che portarono pian piano alla fine degli stati dinastici e alla nascita degli stati-nazione: i sudditi pretesero di diventare cittadini, ovvero entrare attivamente nelle decisioni politiche del proprio paese. Questo passaggio fu segnato da grandi rivolte e guerre civili che si svilupparono contemporaneamente in molti stati europei.
La penisola italiana dopo il Congresso di Vienna era divisa in una decina di stati; gli stati principali erano: il Regno delle Due Sicilie, dove regnavano i Borbone, lo Stato della Chiesa, governato dal papa, il Gran Ducato di Toscana, il Regno Lombardo-Veneto, sotto il controllo dell’Austria, e infine il Regno di Sardegna, in mano ai Savoia.