Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti avevano raggiunto il più alto livello di sviluppo industriale, superando insieme Gran Bretagna e Germania: erano il più grande paese capitalistico del mondo. Nel 1898 dichiararono guerra alla Spagna, appropriandosi degli ultimi territori del loro Impero coloniale: i Caraibi e Cuba. Tra il 1901 e il 1903 aprirono una disputa con la Colombia per la realizzazione del Canale di Panama, che ritenevano vitale per i loro interessi strategici.
La guerra russo-giapponese, scoppiata nel 1904-1905 per contrastanti interessi in Cina, mostrò al mondo la potenza militare del Giappone, che nel giro di un anno sconfisse i Russi a Port Arthur. Il Giappone entrò nel novero delle potenze imperialistiche di primo rango; la dimostrazione della debolezza della Russia, che le altre nazioni credevano più avanzata dal punto di vista militare, influì nei giochi di alleanze a livello mondiale, sempre più frenetici