Il XIX secolo fu caratterizzato da una nuova spinta espansionistica delle potenze europee per accaparrarsi quanto più possibile delle risorse mondiali. Il fenomeno investì potenze consolidate come la Gran Bretagna e la Francia, nazioni nuove e in forte crescita economica e industriale come gli Stati Uniti e la Germania, paesi arretrati come la Russia e l’Italia.
Tutti svilupparono una politica estera aggressiva, mirarono al controllo e all’assoggettamento di nuovi territori per avere fonti di materie prime, fornitori di prodotti agricoli, nuovi mercati per i propri manufatti industriali. Durante la prima metà del 1800 crebbero e si consolidarono gli Imperi coloniali di Gran Bretagna e Francia, massime potenze mondiali.