Pur avendo vinto la guerra, Sparta si rivelò troppo indebolita per mantenere a lungo l’egemonia, mentre Atene e le altre città mal sopportavano i regimi oligarchici loro imposti. Dopo una serie di conflitti, in cui intervenne nuovamente anche la Persia, parve affermarsi una nuova egemonia, quella di Tebe.
Nel frattempo il vicino Regno di Macedonia era andato rafforzandosi; il re Filippo II, consapevole della frammentazione interna della Grecia, progettò di imporre la sua egemonia sulle poleis per guidarle in un attacco alla Persia.
Filippo conquistò dapprima la Tessaglia e la Tracia; questo spinse Tebe e Atene a guidare una lega antimacedone, che tuttavia venne sconfitta a Cheronea nel 338 a.C. Le poleis greche vennero riunite in un’alleanza sotto il controllo di Filippo: l’era della loro autonomia era finita.