Nel dopoguerra gli Stati Uniti guidati dal presidente Truman assunsero un peso preponderante nell’Europa occidentale grazie anche agli aiuti economici del piano Marshall. Il ruolo dei partiti comunisti locali venne ridimensionato.
Contemporaneamente nell’Europa dell’est furono instaurati, anche con il ricorso alla violenza, governi comunisti. Questi paesi entrarono a pieno titolo nell’orbita sovietica con la formazione del Cominform, e diventarono stati satellite del potente alleato.
Nel resto del mondo la crisi degli imperi coloniali portò molte forze rivoluzionarie ad avvicinarsi al comunismo, visto come un baluardo all’espansionismo occidentale. Gli Stati Uniti reagirono con una politica di contenimento che prese il nome di dottrina Truman.